Il Fieno Greco: cos’è e a cosa serve
Il Fieno Greco, nome scientifico Trigonella-Foneum-Graecum, appartiene alla famiglia delle Fabaceae, ed è originaria del Nord Africa e del Medio Oriente. Il termine Trigonella deriva dalla forma triangolare delle foglie e dalla Trigonellina, mentre Graecum dal fatto che gli antichi Egizi e i Greci facevano largo uso di questa pianta per scopi culinari e medicinali. Il celebre Catone ne consigliò addirittura l’importazione dalla Grecia a Roma. Dalla scarna fioritura di colore bianco e giallognolo non si ricava alcun principio attivo che viene invece estratto dalla polvere rossa e grigia dei semi, a seguito della tritatura dei frutti.
Quando e come utilizzare il Fieno Greco
Nella medicina popolare era utilizzato per contrastare i parassiti del tratto intestinale e come aiutante nel processo di lattazione. Oggi è una valida alternativa alla pappa reale come ricostituente e viene riconosciuto come un potente antianemico, antiinfiammatorio e decongestionante non solo dei tessuti di bronchi e polmoni, ma anche della pelle.
Le saponine presenti nella pianta svolgono un’azione ipocolesterolemizzante giacchè sono utili al fine di ridurre l’assorbimento all’interno delle pareti intestinali del colesterolo ematico al quale si legano. All’interno del Fieno sono presenti inoltre mucillagini che svolgono una potente azione antiinfiammatoria e sono utili quindi contro la pelle grassa. Sono nello specifico i cataplasmi di farina e l’olio di fieno greco che svolgono un’azione emolliente e lenitiva in grado di fornire un valido aiuto nel processo di purificazione del tessuto epiteliale.
Le proteine contribuiscono al rassodamento della pelle e sfavoriscono le condizioni di accumulo di grassi e liquidi. Accanto ad esse le vitamine, i flavonoidi, gli alcaloidi, e i i sali favoriscono un corretto nutrimento dei tessuti epiteliali accanto alle fibre idrofile, uno dei componenti primari del fieno, che ostacolano l’attività degli enzimi glucidoattivi e non permettono il deposito del glucosio in eccesso ma hanno un effetto drenante e rassodante dei tessuti connettivi.
La vitamina d, il calcio, il ferro e la vitamina p sono utili nel consolidamento di fratture, mentre si deve alle sostanze steroide anabolizzanti, che sintetizzano le proteine, il contributo nella crescita del tessuto muscolare e nel risanamento dei tessuti interni stressati a causa di urti.