Il Peperoncino è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee. Anche chiamato “Capsa“, termine latino che deriva dalla forma delle sue bacche, che ricordano appunto una scatola. Coltivato già in Perù e in Messico, prima di Cristo, intorno al 5500 si pensa. Per alcuni la paternità sarebbe contesa tra Brasile e Giamaica, mentre non ci sono subbi sul fatto che il suo ingresso in Europa sia avvenuto dopo la scoperta dell’America.

Utilizzati da sempre come spezie per insaporire i piatti, numerose sono le proprietà benefiche ed eudermiche dei suoi frutti.

Il potere terapeutico di questa pianta è spesso associato all’utilizzo di pomate o olii che rilasciano, una volta spalmati sulla parte da trattare, tutti i nutrienti e i principi attivi utili per ridurre la pressione  e anche contro il colesterolo. Questa ultima azione è possibile  grazie alla Lecitina.

Il Peperoncino stimola inoltre la Prostaglandine che aumenta i succhi gastrici ed è un ottimo antifermentativo contro il gonfiore.

Quando e come utilizzare il Peperoncino

Peperoncino dettaglio

flavonoidi e i capsaicinoidi, che sono essenziali al fine di conservare il cibo anche ad alte temperature, sono antibatterici. Il peperoncino ha inoltre una funzione antibiotica contro infezioni causate da virus. La sostanza responsabile di questa azione è la Capsaicina che è un olio di resina che conferisce al peperoncino il suo sapore piccante. 

Il Peperoncino: pianta che produce e lenisce il dolore

Essa inizialmente è responsabile dell’immediata sensazione di bruciore poichè sollecita i recettori nervosi del dolore ( i vanilloidi) e induce le cellule nervose a liberare la sostanza P: (composto responsabile della sensazione del dolore). Una volta che la sostanza P è entrata completamente in circolo, il cervello è incapace di percepire la sensazione di fastidio e quindi si può ben affermare che il peperoncino sia un valido aiutante contro dolori derivanti soprattutto da urti. Uno studio americano ha dimostrato che i principi del peperoncino spalmati magari, tramite composti pomatosi e oleosi, riducono il dolore post operatorio e le nevralgie oltre a comportarsi come  potenti antidolorifici e analgesici giacchè leniscono il dolore osseo e muscolare dovuto a stiramenti.

La texture di peperoncino, ricca  di vitamine, fa di questa pianta un potente antiossidante. Sono le vitamine E ed  quelle in grado di riparare velocemente le ferite e di favorire l’ossigenazione del sangue. La vitamina PP rende elastiche le pareti dei capillari. Utile inoltre per ostacolare infiammazioni e contrastare la cellulite, le  proprietà nutrizionali di questa pianta  sono un potente aiuto per la medicina ayurvedica contro la depressione.